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recensione


Inserita il giorno: 16-10-2006 da paolo

categoria/e: guida-mtb-

Titolo: Pedalando nel parco. Il grande anello e altri 14 itinerari per scoprire in mountain bike gli ambienti più suggestivi dei monti Sibillini
Autore: Rossetti Alessandro
Editore: Ente Parco Monti Sibillini
Anno: 2005, pagine: 136, prezzo: € 12
lingua: italiano

Recensione:

Vivere il parco immersi nel silenzio della natura, assecondando il canto
degli uccelli e assaporando gli odori dei boschi può essere un’esperienza
unica anche per chi conosce bene la bellezza di questo incontaminato
territorio. Per questo un numero crescente di amanti della montagna
sceglie le due ruote silenziose della bicicletta per spostarsi lungo le
mulattiere e le strade dei Sibillini.
Dopo quasi due anni di studi e dopo tanti chilometri passati in sella ad
una mountain bike, si è giunti, nel 2002, all’individuazione di 14 percorsi
ad anello da percorrere in una giornata, di una traversata che porta dal
versante occidentale a quello orientale del parco e di un lungo anello di
quasi 180 chilometri. “Pedalando nel Parco†è il frutto di questo lavoro,
una pubblicazione che illustra le tante alternative a disposizione degli
amanti delle due ruote. La guida è disponibile, presto anche in inglese,
presso tutte le Case del Parco, i Punti Informativi e i Centri tematici.
Il percorso ad anello si snoda ai piedi delle cime più alte della catena dei
Sibillini, toccando cinque Comuni per altrettante tappe giornaliere.
Si parte da Visso, da dove, passando per Ussita, Casali e gli splendidi
pendii che degradano dal Monte Rotondo, si sbuca sul versante
settentrionale del Monte Coglia. Qui si apre un ampio panorama sulle
colline e sulle frazioni che fanno da cornice al lago di Fiastra. Il paese
può essere facilmente raggiunto percorrendo una divertente e tortuosa
strada in discesa.
Da Tribbio, sede del Comune di Fiastra e di uno dei rifugi del Grande
Anello che sarà aperto entro l’estate, parte la seconda tappa, la più
lunga ma di sicura soddisfazione. Dirigendosi verso sud si sale ai Piani
di Ragnolo, stazione di splendide fioriture primaverili e punto panoramico
da dove si aprono suggestive vedute che dalle colline del Piceno
spaziano fino alla costa Adriatica. In discesa, si giunge a Pintura di
Bolognola e da qui, seguendo la strada bianca che taglia le piste da sci
lungo i pendii di Monte Castel Manardo, si prosegue, sempre in discesa,
verso Garulla. Si giunge così, facilmente, ad Amandola, che offre molte
soluzioni per l’alloggio e per il meritato riposo.
Nella terza tappa dell’anello, lasciata Amandola alle spalle, si prosegue
in direzione di Montefortino. Presto si abbandona la strada provinciale
per addentrarsi attraverso le tante frazioni dei comuni ascolani,
lasciandosi sulla destra le Gole dell’Infernaccio e, man mano, le altre
valli che scendono dal massiccio centrale dei Sibillini, fino a raggiungere
Colle di Montegallo, sede di un altro rifugio del Parco, dove si può
pernottare.
La quarta tappa che passa per Forca di Presta, ai piedi del Monte
Vettore, ci offre, verso sud, delle bellissime vedute sulla Valle del Tronto
e sui Monti della Laga e verso nord sugli splendidi Piani di Castelluccio.
Norcia-Visso è l’ultima tappa del Grande Anello in mountain bike.
Percorrerla è come fare un vero e proprio viaggio attraverso la storia:
dal paese che ha dato i natali a San Benedetto al Comune che
custodisce i manoscritti leopardiani, passando per l’Abazia di
Sant’Eutizio di Preci e per la bellissima Chiesa di S.Salvatore nei pressi
di Campi Vecchio.
Il Grande Anello in Mountain Bike significa quindi vivere cinque intense
giornate all’aria aperta seguendo un percorso che darà la possibilità di
scoprire e comprendere appieno i suggestivi ambienti del Parco. Se si
vogliono vivere lunghe giornate in sella ad una bicicletta senza l’ansia da
cronometro, si consiglia di concedersi più giorni, pernottando nei tanti
paesi che si incontrano, per godere appieno dell’ospitalità e della buona
cucina che la gente dei Sibillini saprà senz’altro offrire.
È possibile anche tagliare una tappa del Grande Anello in mountain bike
e risparmiare così una giornata. Da Visso si può infatti raggiungere
direttamente Amandola attraverso un percorso molto appagante, anche
se adatto solo ai più allenati. Quasi cinquanta chilometri per un dislivello
in salita di 1300 metri che metteranno alla prova le vostre gambe: da
Visso si sale fino a Casali da dove, attraverso una strada bianca, si
raggiungono i 1811 metri della Forcella del Fargno; immersi in questo
suggestivo ambiente montano si potrà così godere di una visuale unica
sulla Val di Panico e sulla Valle del Nera, per poi riposarsi di fronte alla
rocciosa parete nord del maestoso Monte Bove. Da qui una lunga e
divertente discesa conduce fino ad Amandola, da dove si può proseguire
normalmente lungo il percorso principale del Grande Anello.
Il ciclista che visita i Sibillini ha a disposizione anche altri quattordici
itinerari ad anello descritti nel dettaglio dalla guida. Si va dai percorsi
quasi pianeggianti dei tanti altipiani dei Sibillini, adatti a chi affronta per
la prima volta una vacanza in bici, ai ripidi pendii di montagna studiati per
chi vuole misurarsi con le proprie forze. Dai cinquanta chilometri al giorno
per mille metri di dislivello dell’anello del Monte Rotondo, ai quattordici
chilometri per quattrocento metri di dislivello dell’anello della Valle del
Fluvione.
I quattordici anelli ci porteranno intorno agli altipiani di Castelluccio e di
Santa Scolastica, su e giù per le Valli del Tenna, dell’Aso e del Tronto,
in cima al Monte Cardosa e al Monte Rotondo. Ambienti diversi per un
unico incredibile scenario naturale e artistico che vi accompagnerà per
tutta la vacanza.

(da sibillini.net)


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