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vedi foto
Gubbio-Assisi: il sentiero francescano (n. 13)
Gubbio, Ponte d'Assi, Valfabbrica, Assisi
Località
Umbria
Regione
Umbria
Lunghezza:
km
50
Dislivello (salita):
m:
1450
- h 15:0
difficoltà

medio
tipologia


Gubbio

Assisi

Percorso il giorno
29-12-2012
vedi foto

Descrizione

Il sentiero è perfettamente segnalato e tutta la documentazione è stata curata e pubblicata dal CAI di Gubbio in questo sito: http://www.caigubbio.it/francescano/francescano.html.



Lo abbiamo percorso in due bellissime giornate invernali di sole:

Programma preventivo con elenco partecipanti

Resoconto-Diario Primo giorno: 28 dicembre 2012 Il gruppo marchigiano parte in auto da Castelplanio alle 5.40. Fino a Fossato di Vico è notte; il cielo è sereno e osserviamo la luna piena e penso “come sarebbe bello camminare in notturna con questa luna!”. Preso l’autobus a Fossato arriviamo puntualmente a Gubbio alle 7.35 e ci congiungiamo con il gruppo di padovani in Piazza 40 martiri. Raggiunta a piedi la Chiesa della Vittorina iniziamo il sentiero francescano, perfettamente segnalato. Tutta pianura fino a Ponte d’Assi dove facciamo spesa per la cena e la colazione del giorno successivo; lungo il sentiero non si incontreranno paesi né negozi fino a Valfabbrica (secondo giorno). Dopo Ponte d’Assi il percorso sale ma sempre su comode strade asfaltate o bianche, tanto che Eliana dice “Peccato sia tutta strada…sarebbe bello anche un po’ di sentiero”. Verso le ore 11,30 abbiamo già percorso 14 km (sul totale di 21 previsti); di questo passo arriveremo troppo presto, pensiamo; decidiamo allora di deviare verso l’Abbazia di Vallingegno; purtroppo abbiamo superato il bivio con la deviazione segnata su carta ma Gianni, abile cartografo e dotato di un ottimo orientamento propone di deviare sulla destra, seguendo la traccia del campo; tutti ci fidiamo ciecamente di Gianni – ad eccezione di Maria, sua moglie – e lo seguiamo senza esitare; la traccia, un po’ fangosa, scende fino ad intercettare la variante ufficiale; raggiungiamo una casa in fondo valle dove vive una signora inglese che ha scelto la campagna umbra per vivere in tranquillità e scrivere (Etain Addey; pubblicazioni); nell’aia ci sono anche alcuni asinelli; la signora, molto gentile, ci indica il sentiero verso Vallingegno e permette, a chi lo vuole, di lasciare gli zaini nel fienile in quanto al ritorno saremmo dovuti passare di lì. Proseguiamo su sentiero; superato un guado di un ruscello ricco d’acqua iniziamo a salire fiancheggiando campi con ripida pendenza (il desiderio di Eliana si è avverato). Il sentiero incrocia una strada con asfalto nuovo che seguiamo sempre su ripida salita e, poco dopo, siamo all’Abbazia; questa è chiusa ma è molto bello anche vederla di fuori; ci sono inoltre delle panchine al sole dove, vista l’ora (le 13) decidiamo di consumare il pranzo (al sacco). Ripartiamo dopo circa 30 minuti per riprendere il sentiero francescano: ma cerchiamo una via più diretta rispetto al lungo giro su asfalto; raggiungiamo dunque il castello di Vallingegno (anche questo chiuso) e da qui cerchiamo qualche sentiero; Paolo nota un tracciato che scende nel bosco; la direzione sembra giusta e iniziamo la discesa, inizialmente discreta poi piuttosto ripida e scivolosa; ma purtroppo il sentiero svanisce e, la presenza di una ripida parete, impedisce la prosecuzione; risaliamo faticosamente al castello; ricordando alcune indicazioni della signora inglese Gianni propone di fiancheggiare il campo coltivato; pur camminando ai bordi, il percorso è piuttosto fangoso ma, in breve, riusciamo a riprendere la strada giusta e verso le 14,30 ripassiamo nella casa della signora inglese; riprendiamo gli zaini e Gianni nota con piacevole sorpresa che la signora gli ha lasciato una busta contenente un suo libro. Ripreso il sentiero vorremmo evitare di percorrere le tracce dell’andata anche perché sulla cartina è segnato un sentiero che si ricollega al percorso francescano più a valle; ma la segnaletica CAI è carente e non riusciamo a prendere la via giusta; “a naso” seguiamo un tracciato nel bosco che va all’incirca nella direzione sperata ma, in prossimità del ricongiungimento con il sentiero, incontriamo una fitta macchia di ginestre e rovi che con estrema difficoltà riusciamo a superare. Alle 15.10 siamo finalmente sul sentiero francescano; pensiamo che in un paio d’ore concluderemo la tappa odierna. Verso le ore 16 arriviamo sull’eremo di San Pietro, dove vive Fra Basilio, eremita noto per il carattere rude e che non desidera assolutamente essere disturbato (come scritto anche nel cartello vicino al cancello). Troviamo invece all’ingresso un’anziana suora – madre Teresa; Paolo ed Eliana avrebbero piacere di salutare fra Basilio in quanto le loro figlie lo hanno conosciuto campeggiando nel prato dell’eremo durante un pellegrinaggio parrocchiale. Dopo aver chiesto alla suora se padre Basilio era presente, Paolo si fa coraggio e citofona: il padre risponde con un tono piuttosto scocciato ma Paolo non si perde d’animo e dopo aver spiegato le circostanze chiede un brevissimo incontro per il saluto; con sorpresa di tutti il padre acconsente; viene al cancello e si fanno alcune chiacchiere ricordando il campeggio dei ragazzi con il parroco padovano; quando verso le 16,30 (è tardi!!) stiamo per accomiatarci fra Basilio chiede “Avete letto il mio ultimo libro?” “No”, risponde Paolo; “Allora entrate che ve ne do una copia” dice Basilio; abbiamo quindi il piacere e l’onore di entrare; visitiamo la bellissima cappellina con diverse icone affrescate. Fra Basilio ci regala alcune copie del libro con relative dediche; vuole inoltre brindare al nostro incontro stappando una bottiglia di vino; prima del commiato ci regala anche una bottiglia di rosso per la nostra cena! Felici e toccati da questo incontro riprendiamo il cammino verso le 16.45, tranquilli pensando di dover percorrere una strada “comoda”. Ma non sarà così; la strada si trasforma in sentiero; sono passate le 17 quando ci troviamo a superare un guado che, vista l’abbondanza d’acqua, dobbiamo fare scalzi con l’acqua fino a quasi le ginocchia. Viviamo tutto con entusiasmo e divertimento; da qui il sentiero presenta dei tratti in salita decisamente impegnativi sia per la pendenza che per il fondo, sconnesso, scanalato e scivoloso; nel frattempo si è fatto notte ma, per fortuna, alcuni di noi hanno le torce, indispensabili per proseguire; usciti dal bosco osserviamo il sorgere della luna piena: un spettacolo stupendo! Il mio desiderio mattutino si avvera e camminiamo con la luna che, nei tratti scoperti, ci permette di spegnere le torce; il percorso sale ancora; siamo piuttosto stanchi e finalmente, verso le 18.45, siamo all’agriturismo; raccontiamo alla signora che gestisce la struttura la nostra giornata e lei si mostra incredula riguardo all’incontro con fra Basilio: questi è infatti famoso a tutti per la sua avversione ad incontrasi con pellegrini; ci racconta di chi, tentando un approccio, è stato anche trattato malamente del padre! Entriamo nei caldi appartamenti; una doccia rigeneratrice e ci raduniamo in quello più grande per cucinare la carbonara con gli ingredienti acquistati il mattino. Cristiana si è portata le carte da gioco ma siamo tutti molto stanchi e verso le 21 ci ritiriamo per raggiungere, in brevissimo tempo, il proprio letto!

Traccia GPS registrata il primo giorno Secondo giorno: 29 dicembre 2012 Colazione allo stesso appartamento della cena con poche cose: pane, miele, thé, caffè, latte (poco) e biscotti (pochi). Riusciamo a partire solo alle 8.15 (contro le 7.30 programmate). La giornata è molto bella; poco dopo Biscina c’è un bel tratto nel bosco con l’attraversamento di un ruscello. Poi strada tranquilla fino a Valfabbrica; abbiamo evitato la deviazione per Sambuco, risparmiando un paio di km, in quanto dobbiamo essere in Assisi entro le 16 per il treno dei marchigiani. Verso le 11 siamo a Valfabbrica dove compriamo panini per il pranzo; ripartiti, inizialmente si percorre una tranquilla strada secondaria ma poi si entra in un sentiero piuttosto impegnativo per pendenza, fondo fangoso e a tratti scivoloso, ma comunque molto bello; superata la salita, verso le 13, troviamo un prato al sole e facciamo una breve sosta pranzo; poi percorriamo il tratto finale, godendo dei panorami della campagna umbra messi in evidenza da colori vivi. Entriamo in Assisi per il sentiero del Bosco di San Francesco, recentemente risistemato a cura del FAI e, poco prima delle 16, siamo sulla piazza della Basilica di San Francesco!

Traccia GPS registrata il secondo giorno





Foto di Silvia Titti



Foto di Paolo DN





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