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Borgogna (Francia): da Macon a Montbard (n. 20)
Macon – Cormatin – Chalon sur Saone – Bearne – Dojon – Pouilly en Auxois - Montbard
inserito da
paolo di Castelplanio (AN)
nazione
Francia
periodo del viaggio
dal 14 al 20 agosto 2011
durata (giorni)
7
da
Pouilly en Auxois
a
Montbard
km
60

19-08-2011 (6)

Racconto
Paolo

Decidiamo di partire alle 8.30 per l’ultima tappa del percorso.
Ci fermiamo subito in paese (Pouilly) per la spesa pranzo (ci sono ottime boulangeries). Ripartiamo seguendo continuamente il Canale di Borgogna per una tranquilla pedalata, interrotta solamente da frequenti bucature, oggi in particolare della famiglia Castellini (cammellino compreso).
Facciamo una lunga sosta pranzo a Venarey les Laumes, nel parco vicino al porticciolo; dopo mangiato pochi si riposano e molti giocano, danzano, …; verso le 15 ci dividiamo in tre gruppi; alcuni – i più coraggiosi – faranno una visita alla statua di Vercingetorige, raggiungibile superando un paio di impegnativi km di salita. Altri si trasferiranno sulle sponde del laghetto (balenabile) e i rimanenti raggiungeranno in autonomia e con calma l’hotel* di Montbard.
La visita alla statua di Vercingetorige sarà più che altro una sfida contro la salita; il contesto è bello ma ci immaginavamo di trovare un posto più panoramico; nelle vicinanze c’è Alèsia, una zona con i resti di un villaggio gallico (non entriamo per la visita … ovviamente a pagamento).
Tornati a Venarey ci ricongiungiamo con il gruppo del laghetto per rinfrescarci nelle torbide acque; Andrés approfitta dello skate-parco, si gioca a beach volley e si va in hotel. Cena con escargots (lumache), che pochi apprezzano, passeggiata con visita notturna al parco del castello di Montbard.

* Hotel del la Gare
http://www.hotel-de-la-gare-montbard.com/
(prezzo € 50 circa ½ pensione)


Manuela (da 'Durantediario' biciviaggio 2011 - scarica quaderno formato PDF stampa fronte/retro)

Corri, corri, corri alla fine siamo arrivati a pranzo!
È piovuto tutta la notte e stamattina le bici erano tutte gocciolanti. Carichiamo bagagli e bardatura antipioggia e, appena finito Alfredo dice: -‘Dove c***o sta la mantella da pioggia?’-.
Stamattina però la lascia dentro il bagaglio e decide per scaramanzia di non indossarla. E alla fine neanche oggi prendiamo l’acqua!
Però le nuvole all’orizzonte devono aver suggerito a qualcuno là davanti di non perdere tempo, fatto sta che percorriamo 45 km di canale tutti di corsa.
Di là da un ponte troviamo un piccolo parco, adiacente ad un attracco con barconi ormeggiati, corredato da tre tavoli con panchine: l’ideale per noi!
Il “pranzo comunitario†è uno di quelli che ci riesce meglio tanto che Enzo ha l’idea di una foto alla tavola imbandita con assortimento di pani e vivande varie.
Alle 14, chissà come, Paolo tace…
Il gruppo si scatena: ci concediamo giochi e balli con buon divertimento degli spettatori sui barconi.
Fabrizio si è portato la cornamusa e Flavia il cembalo perciò abbiamo anche la musica live. Qualcuno avanza l’idea, subito accettata e messa in pratica, di scrivere VADOINBICI sull’erba usandoci come lettere ma senza la possibilità di fare una foto dall’alto per il momento dobbiamo accantonare l’idea di immortalare il risultato: peccato mi piaceva proprio!
Alle 16 ci dividiamo in gruppi: un po’ vanno a vedere la statua di Vercingetorige, un po’ si fermano in un parco con laghetto balneabile e un po’ raggiungono Montbard.
Il resto del gruppo, riunito ma sfilacciato a causa di varie forature, raggiungerà l’hotel verso le sette per la cena: in Francia ci stiamo godendo il surplus di pomeriggio perché in Germania e Austria eravamo stati abituati a dover essere in ostello per le cinque e mezza-sei e cenare alle sei e trenta!
Questa sarà l’ultima sera da trascorrere tutti insieme perché i lombardi partiranno domani sera. Paolo ne approfitta per fare un bel discorso per l’occasione dei dieci anni trascorsi insieme.
Mi sorprende sempre quanto sappia scrivere bene, l’acutezza e la pacatezza dei suoi commenti. Riesce a dire una parola su tutti e di ciascuno evidenzia una caratteristica, compreso il gruppo in toto (visto che il discorso l’aveva scritto su un foglio, mi piacerebbe averne una copia in ricordo e penso di non essere l’unica ad avere questo desiderio…). Gli altri non sono da meno e gli cantiamo in coro una canzone sulla musica di “Torno a casa†con parole scritte e provate, in modo magistralmente adeguato, ieri sera da Cristiana &C.
Dovremo ripetere il canto ancora una volta perché, giustamente, Paolo DN ci fa notare che non abbiamo fatto il filmato da mettere su Facebook.